Domenico Bertini

Scultura del volto di Domenico Bertini
Anno di nascita: 
1417
Anno di morte: 
1506

Nato a Gallicano in una famiglia agiata, la sua formazione umanistica resta ignota. Iniziò una precoce carriera pubblica. Nel 1448 fu creato cittadino originario lucchese titolo che gli permetteva di accedere a tutte le maggiori magistrature.
A Roma fu abbreviatore e scrittore apostolico sotto papa Niccolò V, segretario apostolico per Innocenzo VIII. Nel 1464 fu inviato come oratore al re d’Ungheria ed alla Repubblica di Venezia e successivamente sotto Paolo II si occupò di numerosi affari diplomatici italiani. Nel 1461 ottenne dall’imperatore Federico III il titolo di conte palatino e nel 1476 da Sisto IV quello di conte del Sacro palazzo lateranense.
Bertini svolse una costante opera diplomatica a favore di Lucca, continuando ad interessarsi per conto della Repubblica di tutti i principali problemi internazionali che la riguardavano. Al rientro in patria assunse varie volte la carica di Anziano e una volta quella di Gonfaloniere surrogato.
Fu nella commissione incaricata di studiare l’apertura di un’università a Lucca, svolse una notevole opera di mecenate favorendo soprattutto Matteo Civitali che aiutò ad aprire la prima tipografia lucchese nel 1477. Come Operaro della cattedrale, affidò a Civitali, il compimento di numerose opere di arredo della chiesa, fra cui il tempietto del Volto Santo, il recinto corale e la cappella del SS. Sacramento. Chiamò il famoso intarsiatore Cristoforo Canozzi da Lendinara per realizzare gli armadi della sagrestia, affidò a Iacopo da Villa e a Masseo di Bertone Civitali la costruzione del coro ligneo dell’abside. Progettò di ornare gli altari della chiesa con opere dei più famosi maestri italiani contemporanei.

Secolo: 
XV