Virio Bresciani L'aspro e l'umano
La scelta di voler proporre una mostra antologica di Virio Bresciani nelle Sale Monumentali del Palazzo Ducale di Lucca nasce dal desiderio di far conoscere il percorso umano e artistico del pittore versiliese, attraverso i suoi autoritratti e le immagini della Versilia da lui tanto amata e a lui legata da affetto. Si tratta di un evento che prosegue la politica culturale della Provincia di Lucca indirizzata a valorizzare artisti che hanno contribuito a costruire l’identità della Versilia.
Proprio in occasione della mostra viene proposta al pubblico l’opera del pittore versiliese caratterizzata dal dramma di una solitudine che è frutto d’uno sdegnato rifiuto di qualsivoglia compromesso e nel contempo esigenza di gridare al mondo il proprio bisogno di scoprire nelle cose della vita una verità più profonda e duratura.
Per Virio Bresciani la pittura è soprattutto interpretazione della condizione umana, tentativo di opporsi all’artificiosità della vita quotidiana che impone all’uomo la costante schiavitù della società, delle leggi, delle convenzioni. Risulta oltremodo interessante confrontarsi con le tele di questo artistache, dopo una lunga esperienza a Milano, ha fatto ritorno nella sua terra lasciandoci le immagini toccanti del paesaggio versiliese come Resti di pic-nic o descrivendo l’inanità degli sforzi umani come in manichino nella discarica: opere che costituiscono il riflesso del suo tormento interiore e dello sdegno per la vergognosa contaminazione della natura da parte dell’uomo. Le immagini della nostra terrarestituiteci dalla pacata tristezza del Bresciani, che descrive tutto ciò che di più caduco tormenta l’esistenzaodierna, si inverano in una forma che giunge al cuore e alla mente di tutti offrendoci un modo nuovo di vedere, di interpretare uno spazio a noi familiare.