Con questa mostra Francesco Tomassi prosegue un percorso che da’ voce alla sua vocazione pittorica, mettendo a conoscenza dei suoi lavori la critica e il pubblico, sempre più attenti ed interessati alle sue tematiche.
La produzione artistica di Francesco Tomassi è caratterizzata dall’elaborazione personale di alcuni importanti maestri del Novecento, dalla sua attenzione per le inquietudini e le tensioni dell’età contemporanea, dal suo tentativo di rispondere al rovinoso intervento dell’uomo sulla natura e sulla cultura, non con la fuga, bensì con l’incessante ricerca di un varco, come amava definirlo Montale, di una realtà prima e sostanziale. Risulta oltremodo interessante confrontarsi Francesco Tomassi architetto, conosciuto per opere quali la Biblioteca della Scuola Normale Superiore e il Palazzo Congressi a Pisa o la recentissima Cittadella del Carnevale di Viareggio, che costituiscono esempi significativi del modo in cui Tomassi intende lo spazio e il volume, finalizzato all’incontro e allo scambio, mantenendo un equilibrio sempre rivolto all’armonia e alla centralità dell’uomo. Questo umanesimo, evidente nelle sue architetture, diventa nella pittura una tensione e una ricerca costante di un’autenticità sofferta, inquieta e inesausta.