Le Tasche erano le elezioni degli Anziani e del Gonfaloniere, le massime cariche esecutive della Repubblica. Data la brevità del mandato (due mesi) si era stabilito di concentrare in un’unica tornata l’elezione di tutti i collegi necessari a ricoprire i bimestri stabiliti più un certo numero di supplenti in caso di impedimento o morte degli eletti. Le Tasche si tenevano ogni due o tre anni. Il corpo elettorale era costituito da 64 persone: gli Anziani ancora in carica, dal Consiglio dei Trentasei e da 18 cittadini lucchesi nominati dagli Anziani stessi. Non erano eleggibili gli uomini minori di 22 anni, gli apostati, i figli illegittimi, i dottori in legge o medicina e chi avesse subito un fallimento.
Con un sistema un po’ complesso le operazioni di voto permettevano di comporre i collegi formati da un Gonfaloniere e nove Anziani, i cui nomi trascritti su foglietti di pergamena venivano poi inseriti in palle d’argento e custoditi tutti assieme in una cassa (la Tasca) conservata nella Tarpea. Ogni due mesi si procedeva poi all’estrazione del collegio che doveva entrare in carica fino all’esaurimento di quelli disponibili. Nel XVIII secolo le votazioni si svolgevano in tre giorni consecutivi ed erano precedute da una solenne cerimonia pubblica nella quale veniva eseguita una cantata musicale di soggetto storico-politico. Nella sala del Consiglio, opportunamente addobbata di drapperie, mobili e quadri e con le insegne della Repubblica, facevano ingresso le massime autorità dello stato con la Famiglia di Palazzo. Venivano distribuiti i libretti della cantata mentre la Cappella eseguiva una sinfonia, seguivano la prima parte della cantata, un' orazione politica di un giovane, esecuzione della seconda parte della cantata. Sfollato il pubblico restavano gli elettori che passavano nelle stanze destinate alle lunghe procedure di votazione vere e proprie.