Sebbene il Congresso di Vienna avesse sancito la forma costituzionale dello Stato di Lucca rispettando le sue tradizioni riconosciute anche nella costituzione napoleonica del 1805, né Maria Luisa di Borbone né Carlo Lodovico vollero in alcun modo concedere questo strumento di garanzia per i cittadini, esercitando un controllo pressoché assoluto.
I poteri esecutivo, legislativo e formalmente le massime prerogative di quello giudiziario rimasero saldamente nelle mani dei Duchi, che governarono attraverso cinque dipartimenti: un ministro e Segretario di Stato per Esteri con competenza anche sulle acque e strade, due Direttori Generali: uno dell’Interno, l’altro per le Finanze e la Forza Armata, e due Presidenti: uno del Buon Governo e Poste, l’altro per la Grazia e Giustizia. Tutti questi funzionari formavano il cosiddetto Ministero ed in unione con il sovrano ed altri quattro consiglieri prendevano il nome di Consiglio di Stato.