Una forma nell'assenza

Oggetti esposti nella Sala de Trono
Data: 
Lunedì, 25 Giugno, 2018
Luogo di svolgimento: 
Sala del Trono
Descrizione: 

L'arte in generale, la performance artistica, il fenomeno migratorio, la città di Lucca, la bellezza delle mura urbane e di Palazzo Ducale. Sono questi i principali “ingredienti” del progetto culturale “Una forma nell'assenza” promosso dall'associazione Le Mètre Carré in collaborazione con Terzopiano arte contemporanea e la Fondazione Cresci per la storia dell'emigrazione e con il patrocinio di Provincia e Comune di Lucca e il sostegno, inoltre, di Caritas, Croce Rossa italiana, cooperativa Odissea e Arci. 

Un progetto con due eventi in programma nei prossimi giorni a Lucca, presentato nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Ducale a cui hanno preso parte la dirigente della Provincia Rossana Sebastiani, l'assessore del Comune di Lucca Ilaria Vietina, la curatrice e direttrice di Le Mètre Carré Emmanuelle Potier, il presidente di TerzoPiano Alessandro Pardossi, le artiste Cristina Escobar e Delphine Gatinos, il direttore della Fondazione Cresci,Piero Luigi Biagioni, e Martina Bianchi della coop Odissea.

La performance: è intitolata “The arena in the arena” ed è studiata da Delphine Gatinos come una sorta di corteo, di processione che vedrà sfilare i migranti insieme con le artiste francesi del progetto, tutti protagonisti di una sorta di omaggio ai migranti che non ce l'hanno fatta e a coloro che invece sono riusciti ad arrivare in Italia e ad integrarsi seppur faticosamente. Tutti porteranno un oggetto, un simbolo, alcuni creati dai migranti nel campo della Croce Rossa di Lucca, altri dalle artiste francesi. Oggetti come emblemi collettivi, segni identitari di una nuova regalità: quella dei migranti e delle loro epopee.

La mostra a Palazzo Ducale altro non sarà che l'approdo ideale di questi oggetti, esposti nella Sala de Trono. Agli oggetti utilizzati per la performance di domenica 17 si aggiungeranno quelli realizzati da Cristina Escobar, come i manufatti in marmo che sembrano trottole, e l'asta in legno e metallo con le bandiere dell'UE simbolo della costruzione e della decostruzione dell'Europa in un movimento circolare ispirata al ballo tradizionale della Cinta.

“L'artista visiva – spiega la curatrice del progetto Emmanuelle Potier – in questo caso agisce in qualità di mediatore, dando la parola a coloro che di solito si nascondono, quelli che non vogliono far rumore e non vogliono disturbare”.

Cristina Escobar è nata nel 1977 a Cuba. Si laurea all’accademia di belle arti di Nancy (École Nationale Supérieure d’Art et de Design) nel 2006 ottenendo il diploma DNSEP. Dopo gli studi di arte plastica e fotografia all’accademia di Santiago di Cuba, lavora come scenografa di teatro in vari teatri nazionali vincendo numerosi premi fino al 2001, anno durante il quale decide di proseguire la sua formazione in arte all’accademia di Nancy. Da allora, partecipa a varie mostre, fiere e residenze internazionali: Parigi, Qingdao, Londra, Madras, Mubai. Nel 2015, espone il suo lavoro nel Museo di Belle Arti di Nancy. Le sue opere fanno parte di collezioni private ad esempio della collezione Guerlain nella quale entra nel 2014. 

Delphine Gatinois, nata nel 1985 in Reims, è laureata della Scuola dell’Immagine di Epinal e dell’accademia di Belle Arti di Metz. La sua creazione si basa sia sul reale sia su un immaginario mistico tratto dal suo quotidiano in Africa dell’Ovest, dove va e viene sin dal suo progetto di diploma. 
L’analisi dell’essere umano, i suoi legami con la natura, i culti e le credenze vengono interrogati nei due progetti fotografici intitolati “Proies” (prede) e “Le Genies” (i geni).
Nel 2015, essa sviluppa un progetto trasversale in Senegal: “Les Porteurs” (i portatori). Un approccio antropologico risalta delle sue recente ricerche. Ci include una dimensione partecipativa, in particolare in “La marchandise du vide”, un progetto che mescola arti visivi e spettacolo dal vivo.
Nel 2016, realizza il primo capitolo di “Constelacion”, un progetto  che interroga i legami fra i vari significati della parola “cultura” nella regione del Veracruz in Messico. 

Emmanuelle Potier, nata nel 1983 nel dipartimento della Mosella francese, è titolare del Master 2 in scambi culturali tra Francia e Italia (Università “Sorbonne Nouvelle” - “Paris 3”, 2017), del Certificato di “Plasticien Intervenant” (HEARD, Strasburgo, 2008) e del Diploma Nazionale Superiore d’Espressione Plastica (ENSAD, Nancy, 2006). Vive e lavora tra Metz e Lucca. Giocando su vari fronti, interpreta il presente concedendosi la libertà di farlo creando opere, ideando concetti, scrivendo testi e curando mostre.  La sua opera plastica è testimonianza di tutte quelle cose che sono fuori portata, e integra delle grande tematiche ricorrente che sottolineano l’assurdità, come il tempo, la vanità, l’esistenza, il rapporto all’altro, l’illusione. Avendo sempre bisogno di diversificare i modi, co-crea nel 2011 “Le Mètre Carré”, struttura che dirige da allora con la passione, con la volontà di avvicinare e sensibilizzare il grande pubblico all’arte contemporanea e tramite la quale cura mostre e residenze impegnate, relative ai temi attuali della nostra società. 

Le Mètre Carré, nata nel 2011, è un’associazione culturale con base a Metz (Lorraine e nel Grand Est). Promuove la diffusione dell’arte in tutte le sue forme, con l’organizzazione, la concezione e la realizzazione di mostre ed eventi culturali (arti plastici, arti grafici e digitali). La volontà principale è quella di puntare sulla vicinanza e sulla sensibilizzazione del pubblico ai temi attuali dell’arte. Le Mètre Carré mostra l’arte contemporanea attraverso l’evidenziazione di artisti visivi di oggi che sono ancorati nei loro tempi e ne utilizzano i mezzi e usanze; da qui le proposte innovative che reinventano la quotidianità. Eventi, incontri, interventi artistici in diversi ambienti, creazione di opere con il pubblico e mostre, proiezioni cinematografiche, sono al centro dell’attività dell'associazione. L’associazione è sostenuta dal Ministero delle Cultura e della Comunicazione, della regione Grand Est e di vari altri enti pubblici a secondo dei progetti.

Galleria fotografica: 
Oggetti esposti nella Sala del Trono 1
Manufatti in marmo che sembrano trottole di Cristina Escobar
Oggetti esposti nella Sala del Trono 2
Oggetti esposti nella Sala del Trono 3
Oggetti esposti nella Sala del Trono 4
Inaugurazione della mostra 1
Inaugurazione della mostra 2
Inaugurazione della mostra 3
Inaugurazione della mostra 4
Inaugurazione della mostra 5
 Emmanuelle Potier, Alessandro Pardossi, Cristina Escobar e Delphine Gatinos