I restauri dal 2001 al 2005

 

I Restauri negli anni 2001- 2002:

Il grande intervento di restauro del Palazzo iniziato in occasione del Giubileo 2000 ha permesso la riapertura al pubblico del Quartiere di Parata e il recupero fisico e funzionale di spazi interni ed esterni al Palazzo. Al fine di proseguire il restauro e preservare dal degrado le parti già oggetto di intervento nel corso degli anni 2001-2002 sono continuati i lavori con opere di ordinaria e straordinaria manutenzione e di restauro conservativo. 
In particolare gli interventi hanno riguardato:

 

  • Fabbricato meridionale del Cortile Carrara attualmente ad uso uffici e sede della Caserma dei Carabinieri: ristrutturazione del tetto, realizzazione della nuova centrale operativa, sistemazione di alcuni locali posti al piano terzo e ristrutturazione dei solai dei locali del Colonnello.
  • Cupola e del tamburo affrescati situati nel disimpegno del secondo piano della Prefettura: recupero della pittura murale mediante fissaggio, desalinizzazione, pulitura del colore, stuccatura delle lesioni e lacune e restauro pittorico finale ed integrazione con il metodo della velatura sottotono.
  • Uffici della Prefettura: opere di manutenzione straordinaria con ristrutturazione di servizi igienici e nuova tinteggiatura degli ambienti.
  • Restauro dei locali di servizio all’ex tribunale e degli ambienti al piano terreno del lato settentrionale del Cortile Carrara (Centro stampa).
  • Restauro degli ambienti al secondo piano in corrispondenza del corridoio del Quartiere di Parata e del vano “anticamera” agli ambienti di presidenza. Recupero delle decorazioni e coloriture originali su pareti e volte, restauro degli elementi lignei e revisione degli impianti.
     

I Restauri negli anni 2003-2005:

L’impegno progettuale e finanziario dell’Ente per il completamento del restauro del Palazzo Ducale, concretizzato tra l’anno 2002 e l’anno 2004 nell’intervento delle sale del piano nobile della Palazzina Nuova di Lorenzo Nottolini e nel recupero del muro ovest del Cortile degli Svizzeri, ha consentito all’Amministrazione Provinciale di accedere ai finanziamenti previsti dal Programma Pluriennale degli interventi strategici nel settore dei Beni Culturali della Regione Toscana. A fronte di un costo totale di euro 2.327.462,00 è stato erogato un finanziamento di euro 1.396.477,25 finalizzato al completamento del restauro e alla valorizzazione degli spazi del Palazzo mediante l’individuazione di nuovi itinerari interni alla Fabbrica.
Nel giugno 2004 sono stati avviati i nuovi lavori di restauro. L’intervento, stimato della durata di un anno, riguarda principalmente la Palazzina Nuova di Lorenzo Nottolini. Al piano terreno, la Sala delle Udienze Penali, restaurata e dotata di moderne attrezzature impiantistiche, sarà adibita a sala congressi; la riscopertura e il restauro delle decorazioni negli spazi di distribuzione della Palazzina completeranno i lavori di recupero già conclusi; le opere previste sulle strutture murarie che attualmente suddividono l’ex teatrino di Elisa consentiranno di approfondire le conoscenze storiche e artistiche sull’antica sala di spettacolo; la ristrutturazione della scala di sicurezza provvederà alla messa a norma di numerosi uffici in materia di evacuazione; le dotazioni impiantistiche della Cappella di Santa Maria della Rotonda potenzieranno l’uso della piccola struttura espositiva; infine, la realizzazione di un Centro Accoglienza consentirà di dotare il Palazzo di un’efficiente struttura di supporto alle attività culturali che si svolgono nelle Sale Monumentali.

 

Muro trecentesco del Cortile degli Svizzeri

Il muro, la cui esistenza è documentata a partire da 1337, costituisce l’elemento architettonico più antico dell’intero complesso del Palazzo Ducale: di circa un metro di spessore ed alto quasi nove metri, conclude il Cortile degli Svizzeri verso la Chiesa di S. Romano. In esso si apre una porta dotata di cardini in pietra chiusa da un cancello apposto nell’anno 1927, in sostituzione di un portone in legno, giudicato ormai inservibile. Sovrastante la porta è raffigurata un’aquila imperiale riscoperta nel 1976 a seguito dello strappo dell’affresco "La Libertà lucchese vince contro il tempo" di Pietro Testa, attualmente visibile nella Sala Staffieri del Palazzo.
Al momento del restauro il muro manifestava uno stato di avanzato degrado; la porzione orientale era ricoperta da un glicine le cui ramificazioni giungevano fino alla copertura ed al tetto soprastante la porta. La superficie muraria presentava un fatiscente intonaco cementizio di recente realizzazione.
Il restauro ha riguardato la demolizione dell’intonaco cementizio finalizzata all'individuazione dei resti dell’intonaco più antico. Le tracce ritrovate, una volta ripulite, hanno permesso di risalire alla ricostruzione dell’apparato decorativo consistente nell’alternanza di due file di conci grigi ed una di conci neri, scanditi da linee bianche. Le porzioni originari di intonaco sono state oggetto di reintegrazione pittorica. 
Al fine di restituire una lettura unitaria all'insieme e ricostituire l’immagine originaria del disegno, nelle parti di nuova realizzazione è stata riproposta, sotto tono, l’alternanza delle righe chiare e scure.
La presenza, in corrispondenza dell’arco e del sottoarco, di elementi decorati del tutto simili per tecnica, per disegno e per cromie alle tracce ritrovate sulla superficie muraria, hanno consentito di stabilire un’origine coeva dell’affresco rappresentante l’aquila imperiale. Anche in questo caso, dopo la pulitura delle tracce, è stato ricostruito il disegno originario della decorazione del sottarco, per il quale, vista la notevole quantità di intonaco antico conservato, è stato possibile riproporre l'integrazione pittorica.
Per quanto riguarda l’aquila, la scelta progettuale è stata quella di un restauro conservativo, consistente nella pulitura, consolidamento e stuccatura delle porzioni di affresco esistenti. In merito alle integrazioni, sono state ricostruite solo le parti chiaramente leggibili, quali le fasce bianche, rosse e nere che fanno da cornice e le porzioni del corpo dell’aquila di cui si conservava in massima parte il disegno

 

 

Sala delle Udienze Civili della Corte di Appello

L’ambiente detto Sala delle Udienze Civili della Corte di Appello è il risultato delle trasformazioni della Palazzina occidentale del Cortile Carrara avvenute tra il 1871 e il 1872. I lavori, eseguiti secondo il progetto dell’ing. Poli, erano finalizzati alla realizzazione di un piccolo Palazzo di Giustizia improntato ai contemporanei criteri di efficienza. Fino al 1920 ospitava la Corte d’Appello.
I lavori, conclusi nel luglio 2004, sono stati finalizzati al restauro conservativo dell’ambiente attraverso un rigoroso recupero filologico delle superfici affiancato costantemente a rigorose ricerche storico archivistiche.
In particolare le operazioni di restauro hanno riguardato:

 

  • indagine diagnostica sulla orditura lignea del soffitto e incannicciati, verifica strutturale ed intervento di consolidamento, asportazione di detriti, guano e polveri;
  • ritrovamento e restauro dei colori e delle decorazioni originali su superfici di pareti e soffitto; 
  • pulitura, consolidamento e reintegrazione delle parti a finto marmo;
  • restauro del pavimento in seminato alla veneziana mediante la rimozione di interventi impropri di manutenzione, reintegro e ricostruzione delle zone deteriorate o mancanti, consolidamento e trattamenti finali superficiali;
  • restauro delle quattro porte in legno laccate con finitura oro zecchino; 
  • rimozione dell’impianto esistente e fornitura e posa in opera di apparecchi illuminanti con comando a distanza, di altoparlanti amplificati e di predisposizioni impiantistiche per un uso convegnistico dell’ambiente.

 

Sale delle deliberazioni, Stanza di ricevimento, Stanza del segretario

Gli ambienti situati al piano primo della Palazzina occidentale di Cortile Carrara, attualmente sede degli uffici di Presidenza, sono il risultato dei lavori eseguiti tra il 1871 e il 1872 in attuazione del progetto di sistemazione dell’ingegner Poli.
I lavori sono stati articolati in tre lotti successivi a partire dalla stanza meridionale, la sala Giunta, per proseguire con l’ambiente centrale e concludersi, nel luglio 2004, con la sala settentrionale.
In particolare le operazioni di restauro hanno riguardato:

 

  • rimozione della carta da parati dove esistente e riscopertura delle decorazioni sottostanti con successivo consolidamento delle porzioni originali e reintegro pittorico delle parti mancanti; restauro pittorico delle restanti superfici della volta e delle pareti; 
  • pulitura delle parti in marmo: portali, pavimenti, soglie e camini;
  • restauro delle porte in legno laccate con finitura oro zecchino; 
  • rimozione dell’impianto esistente e fornitura e posa in opera di apparecchi illuminanti con comando a distanza e di predisposizioni impiantistiche per la destinazione d’uso dell’ambiente.
     

Completamento restauro Palazzo Ducale (Palazzo Ducale Monumento Vivente)

L’impegno progettuale e finanziario dell’Ente per il completamento del restauro del Palazzo Ducale, concretizzato tra l’anno 2002 e l’anno 2004 nell’intervento delle sale del piano nobile della Palazzina Nuova di Lorenzo Nottolini e nel recupero del muro ovest del Cortile degli Svizzeri, ha consentito all’Amministrazione Provinciale di accedere ai finanziamenti previsti dal Programma Pluriennale degli interventi strategici nel settore dei Beni Culturali della Regione Toscana. A fronte di un costo totale di euro 2.327.462 è stato erogato un finanziamento di euro 1.396.477,25 finalizzato al completamento del restauro e alla valorizzazione degli spazi del Palazzo mediante l’individuazione di nuovi itinerari interni alla Fabbrica.
Nel giugno 2004 sono stati avviati i nuovi lavori di restauro. L’intervento, stimato della durata di un anno, riguarda principalmente la Palazzina Nuova di Lorenzo Nottolini. 
Al piano terreno, la Sala delle Udienze Penali, restaurata e dotata di moderne attrezzature impiantistiche, sarà adibita a sala congressi; la riscopertura e il restauro delle decorazioni negli spazi di distribuzione della Palazzina completeranno i lavori di recupero già conclusi; le opere previste sulle strutture murarie che attualmente suddividono l’ex teatrino di Elisa consentiranno di approfondire le conoscenze storiche e artistiche sull’antica sala di spettacolo; la ristrutturazione della scala di sicurezza provvederà alla messa a norma di numerosi uffici in materia di evacuazione; le dotazioni impiantistiche della Cappella di Santa Maria della Rotonda potenzieranno l’uso della piccola struttura espositiva; infine, la realizzazione di un Centro Accoglienza consentirà di dotare il Palazzo di un’efficiente struttura di supporto alle attività culturali che si svolgono nelle Sale Monumentali.

 

 

1) Sala ex Corte d’Assise

La sala, realizzata nella seconda metà del XIX secolo per ospitare la Corte d’Assise, è attualmente utilizzata come spazio convegni e mostre. La sua funzione sarà potenziata mediante l’allestimento di un ambiente opportunamente attrezzato con arredi ed impianti idonei all’uso.
Il restauro ha previsto i seguenti interventi:

 

  • recupero e reintegro del pavimento in seminato alla veneziana; 
  • risanamento delle murature dai fenomeni di degrado generati dall’umidità di risalita con tecnologia elettrofisica in grado di invertire la polarità dell’acqua mediante onde elettromagnetiche non dannose;
  • ritrovamento delle coloriture originali ed eventuali decorazioni sulle pareti e sulla superfici della volta e loro restauro;
  • pulitura, consolidamento e protezione finale degli elementi in marmo e in pietra; 
  • restauro delle strutture lignee del soppalco compreso l’impalcato in tavolato, dei portoni, porte e finestre in legno, delle rostre in ferro e dei lampadari sospesi originali;
  • realizzazione di un nuovo impianto elettrico a norma con la vigente legislazione e idoneo alla nuova destinazione dei locali;
  • realizzazione di impianto di condizionamento dell'aria.

 

2) Ambienti di servizio

Gli ambienti definiti di servizio situati al piano terreno della Palazzina realizzata da Lorenzo Nottolini costituiscono attualmente i punti di ingresso principale alle zone della Presidenza, della Giunta e della Direzione Generale. 
Il restauro di queste zone prevede il ritrovamento dei colori e delle decorazioni originali delle superfici delle pareti dei corridoi e il loro restauro; la pulitura del pavimento esistente in cotto; il restauro degli elementi lignei (porte, portoni, infissi); la pulitura della rampa in pietra delle scale e il restauro del parapetto; la revisione degli impianti elettrici; l’installazione di apparecchi deumificanti ad azione elettrofisica.
Gli ambienti di servizio situati al piano primo costituiscono gli spazi di distribuzione delle zone dedicate alla Presidenza, alla Giunta e alla Direzione Generale. 
Il restauro prevede il ritrovamento dei colori e delle decorazioni originali delle superfici delle pareti e il loro restauro; la formazione di pavimentazioni a quadroni in cotto fatto a mano tipo antico di formato analogo alle porzioni originarie conservate ; il restauro delle porte in legno laccate con finitura oro (porte, portoni, infissi); la pulitura degli elementi in pietra e in marmo; la revisione degli impianti elettrici.Sono compresi nell’intervento anche i locali di servizio adiacenti al lato occidentale della Sala delle Guardie noti anche come Stanze delle Ceste o “zona Sanpaolesi” per un intervento degli anni’60 durante il quale il professore Sanpaolesi ha fatto demolire la soffittatura esistente per formare due lucernari in policarbonato su controsoffitto in gesso. Tale copertura presenta gravi problemi di conservazione a causa dei quali, per garantire la sicurezza, parte del controsoffitto è stata rimosso. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo soffitto uguale per materiali e geometria a quelli esistenti. È inoltre previsto il restauro dei pavimenti e delle superfici delle pareti e della volta della saletta “archivio”. Infine, per potenziare e razionalizzare la funzione degli ambienti per servizi di supporto alle attività delle sale è prevista l’eliminazione delle pareti prefabbricate esistenti e la revisione generale dell’impianto elettrico.

 

 

3) Ambienti ex teatrino di Elisa

L’insieme degli ambienti posti all’angolo nord occidentale del piano nobile della palazzina sono il risultato di un frazionamento della sala unica che formava il teatrino del Palazzo di Elisa Bonaparte Baciocchi.
Il restauro ha previsto i seguenti interventi:

 

  • ritrovamento delle coloriture originali ed eventuali decorazioni sulle pareti e sulla superfici del soffitto e loro restauro;
  • pulitura, consolidamento e protezione finale delle soglie e davanzali in marmo; 
  • restauro delle porte in legno laccato con finitura oro; 
  • revisione generale dell’impianto elettrico con messa intraccia della rete di distribuzione;
  • pulitura e lucidatura del pavimento in graniglia.

 

4) Scala di Sicurezza

La scala che collega i piani superiori della Palazzina del Nottolini con il passaggio tra Cortile Carrara e piazza San Romano costituisce uno spazio distributivo fondamentale in quanto nel piano di evacuazione del Palazzo si configura come una via di fuga. 
Attualmente in stato di avanzato degrado, l’intervento prevede un restauro globale delle rampe, dei pavimenti, del parapetto in ferro, delle superfici delle pareti e dei soffitti con opere di consolidamento statico, restauro o sostituzione di infissi interni ed esterni e revisione, o realizzazione ove mancanti, degli impianti. È inoltre prevista l’installazione di una bussola in cristallo antisfondamento con porta antipanico in corrispondenza dell’ingresso del piano mezzanino.

 

 

5) Scala Regia

Realizzata dall’architetto regio Lorenzo Nottolini a partire dal 1818, lo scalone d’onore del Palazzo è stato interamente restaurato in occasione dell’intervento giubilare. Attualmente è utilizzato come ingresso principale alle Sale Monumentali e al Gabinetto del Prefetto.
Il progetto prevede la collocazione di un binario elettrificato, nascosto dalla cornice in gesso, dotato di faretti fissi ed orientabili e con la possibilità di inserimento di apparecchi illuminanti aggiuntivi in occasione di mostre o eventi speciali.

 

 

6) Santa Maria della Rotonda

La piccola cappella di Santa Maria della Rotonda è stata restaurata, internamente ed esternamente, in occasione dell’intervento giubilare. I lavori svolti nel 1998/99 non hanno tuttavia contemplato opere impiantistiche divenute indispensabili in quanto l’ambiente è stato adibito a spazio espositivo della fondazione per l’emigrazione “Paolo Cresci”. 
Gli interventi che si svolgeranno nel corso del 2004 hanno come obiettivi:

 

  • il riscaldamento dell’ambiente che avverrà con elementi radianti non invasivi disposti a battiscopa;
  • la realizzazione di un impianto elettrico con punti luce idonei all’installazione di apparecchi illuminanti finalizzati alla corretta visione sia dell’ambiente che delle vetrine componenti l’allestimento espositivo.

I lavori avverranno nel rispetto delle caratteristiche artistiche del bene e, qualora si verifichi la necessità, saranno seguiti da opere di restauro delle superfici affrescate e dei pavimenti in cotto.

 

7) Centro Accoglienza Palazzo

I locali posti al piano terreno in adiacenza al lato meridionale dell’androne di ingresso da piazza Napoleone su cortile Carrara, attualmente utilizzati per uffici e magazzini, diventeranno uno spazio accoglienza ed orientamento del Palazzo. 
A tal fine sono previsti interventi di recupero complessivo con demolizione del solaio di calpestio esistente per formare una nuova pavimentazione alla medesima quota del piano del Cortile Carrara; la riapertura dei vani porta attualmente tamponati sull’androne con inserimento di porte in cristallo antisfondamento; il restauro delle superfici delle pareti e della volta; la revisione degli impianti elettrici, termici e idro-sanitari; il restauro delle porte e dei portoncini, dei peducci in pietra e delle soglie e davanzali in marmo.

 

 

Arredo, decoro e comunicazione

Il vasto programma degli interventi di restauro 2003-2005 è associato ad azioni finalizzate alla salvaguardia del decoro del Palazzo e alla definizione degli arredi interni permanenti mediante operazioni di restauro di mobili di pregio storico artistico già di proprietà della Provincia e acquisizione di nuovi arredi. 
Al fine di garantire una costante attività di controllo ed immediati interventi per la salvaguardia del decoro e per gli allestimenti riguardanti il Palazzo Ducale di Lucca, nell’anno 2004, è stata creata, all’interno del Servizio Fabbrica del Palazzo, un’Unità Operativa Logistica e Decoro.
Il restauro è inoltre associato ad un progetto complessivo di comunicazione e segnaletica interna ed esterna al Palazzo che comprende:

 

  • definizione di un immagine coordinata del Palazzo anche in relazione alle attività culturali in esso ospitate. A tal fine è stato sviluppato un logotipo. La scelta creativa si è orientata sull’individuazione di un elemento architettonico significativo ed evidente del Palazzo, la finestra serliana della Galleria Ammannati, la cui astrazione nelle sue linee essenziali riprodotte in bicromia, associata al nome, costituisce il logotipo stesso;
  • installazione di una segnaletica esterna al Palazzo finalizzata all’orientamento dei flussi di visitatori. L’immagine dei pannelli risulta coordinata con i supporti per manifesti e locandine e il grande pannello con le informazione sulle attività giornaliere relative a ogni sala del Palazzo; 
  • installazione di una segnaletica interna al Palazzo di orientamento e informazione;
  • installazione di segnaletica per adeguamento al d.lgs. 493 del 14 agosto 1996 concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Il programma relativo alla comunicazione ha previsto inoltre lo sviluppo di strumenti cartacei e multimediali finalizzati alla promozione e valorizzazione del Palazzo stesso.

 

 

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